Edilizia e innovazione da oltre 30 anni

Intervista al nostro AD Emanuele Della Pasqua pubblicata su Commercio Edile
16 novembre 2020

INTERVISTA-23Nov-bannerEmanuele Della Pasqua è l’AD dell’azienda VAGA che da oltre 30 anni è riconosciuta nel mercato dell’edilizia come produttore di aggregati umidi e secchi.

L’impegno dell’azienda è costantemente orientato non solo all’innovazione bensì anche alla sostenibilità come testimoniato dall’utilizzo di materie prime a KM zero, quali gli aggregati, che vengono prodotti internamente per poi arrivare agli impianti di lavorazione ad 1 km. 

A rendere unica nel suo genere questa azienda è anche l’impianto di imballaggio e produzione di malte preconfezionate per il settore edile unitamente alle nuove linee dedicate a finiture, calcestruzzi, malte da muratura e sottofondi che permette a VAGA di essere percepito dal suo mercato come un partner sicuro ed affidabile.

Tra i valori sentiti dall ‘azienda spiccano l’attenzione per la ricerca, concretizzata in collaborazioni con l’Università di Pavia e di Parma, e una particolare sensibilità rivolta alla qualità della filiera e delle partnership con gli anelli della catena degli operatori nell’edilizia come testimoniato dall’intervista rilasciata dall AD Emanuele Pasqua sulla testata “ il Commercio edile”.

“ Il confronto con realtà produttive di alto livello, ha dichiarato l’AD , ha saputo stimolare la nostra sensibilità alla produzione sempre più efficiente di prodotti certificati controllati dal punto di vista della sicurezza e delle prestazioni . Attenzione particolare è stata rivolta ai requisiti ambientali valori sentiti dagli utilizzatori finali.”

In un talkshow , organizzato da 4BILD , una realtà con 15 punti vendita di materiali da costruzione e finiture per la casa a Milano, Seregno, Como, Emanuele della Pasqua ha aggiunto che il tipo di attenzione sopra citato ha spinto l’azienda , nel 2010, a produrre materiali finiti per l’edilizia quali malte, sottofondi, betoncini , prodotti sui quali sono stati trasferiti filosofia ed esperienza .

Da qui l’esigenza spontanea di certificare i prodotti al fine di misurare sostenibilità ed innovazione con un’attenzione scrupolosa a definire la qualità della filiera e a far crescere sempre più la qualità delle partership con gli operatori dell’edilizia collegati alla rete.”

Invitato a riflettere sulla tipologia del business generato fino ad oggi , l’AD di VAGA , ha dichiarato che il business gravita su MILANO in cui si sta costruendo molto con cantieri anche in centro. Durante la chiaccherata non è mancata una riflessione sulle difficoltà logistiche incontrate ogni giorno a causa non solo dell’area C bensì anche dell’area B che limita il traffico commerciale  rendendo difficoltoso l’attraversamento delle tratte da parte delle betoniere. Aspetto quest ultimo che ha generato l’esigenza di ricevere il materiale , anche lo stesso calcestruzzo, in sacchetti.

Una riflessione espressa da Emanuele Della Pasqua che , come lui stesso sottolinea nel proseguio dell’intervista, mette in gioco una nuova catena produzione-distribuzione-cantiere  definendo due flussi importanti : quello fisico del materiale che, dal produttore , attraverso il distributore , arriva al cantiere e all’utilizzatore finale  e il flusso di informazioni ed esigenze contingenti di cantiere che , attraverso il distributore , torna al produttore che in questo modo visualizza i reali bisogni . Una rete informativa , aggiunge, indispensabile per i progettisti che definiscono nuove filosofie e tecniche costruttive  contribuendo alla crescita delle imprese produttrici.

Un mercato in continua evoluzione che ci porta sempre più a stringere legami tra distributori partner, dove l’innovazione avviene tramite il confronto continuo tra i componenti della filiera come accade nella “casa” di SERCOMATED”.

Interessante l’accento posto sulle collaborazioni di ricerca con le Università. Un’esigenza nata dall’individuazione degli aggregati che non fossero più quelli interni vergini estratti nelle cave bensì provenissero da risorse naturali.

“ Soprattutto l’università di Parma , ha spiegato l’AD, ha portato innovazione in tal senso  portandoci alla scoperta di fonti possibili di aggregati derivanti o da materie prime seconde o da rifiuti che tratteremo con appositi impianti ed autorizzazioni al fine di trasformarli in materie prime secondarie con alte qualità prestazionali”.

 

 

Vai all'articolo su Commercio Edile